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sabato 31 luglio 2010

2010 07 29 - vento largo - Franco Astengo parla di economia savonese



Savona Economia

Martedì 27 Luglio 2010 l'inserto genovese di “Repubblica” ha pubblicato un ampio “reportage” sull'economia savonese che merita, a nostro avviso, una schematica interlocuzione, premettendo che vanno sollevate due questioni di metodo non secondarie: la prima, nelle pagine dedicate all'argomento non compaiono statistiche precise riguardanti – appunto – la provincia di Savona, statische relative, tanto per fare qualch esempio come il tasso di disoccupazione, le ore di cassa integrazione nell'industria (cassa integrazione che attualmente, se non andiamo errati riguarda diverse aziende fra le quali Ferrania, ormai in crisi da anni e la Piaggio), la nascita e la mortalità delle aziende,gli indici di produttività delle aziende manifatturiere, un rendiconto dare- avere delle presenze delle navi da crociera nel capoluogo (quanto costano, quali riscontri concreti sull'economia cittadina, quali oneri le compagnie versano alle casse delle istituzioni cittadine); la seconda che, salvo un accenno alle posizioni dei sindacati (regionali per altro) sull'ampliamento della centrale di Vado Ligure, non appaiono le posizioni di soggetti, sociali e politici diversi, dall'amministrazione comunale di Savona, l'Unione Industriali e l'Autorità Portuale (nessuna voce di altre parti sociali, quali, appunto il sindacato oppure potenzialmente dissonanti quali quelle delle associazioni ambientaliste).
In queste nostre brevi note ci riferiremo essenzialmente ai cinque progetti elencati nell'articolo firmato dal Presidente dell'Unione Industriali (alcuni discutibili, altri condivisibili: piattaforma Maersk, ampliamento Centrale di Vado, infrastrutture, Ferrania, trasferimento Piaggio) notando però, come ci è capitato tante volte in passato,come manchi una analisi delle condizioni generali della crisi, della situazione a livello regionale, e di una storia complessiva della Provincia di Savona posta soprattutto sul piano della prospettiva economica che si presenta nelle condizioni che conosciamo, dopo che è stato condotto esemplarmente un processo di deindustrializzazione, in chiave meramente speculativa (sul quale in passato, è bene ricordarlo sempre, si innestò un filone importante della “questione -morale” pre-Tangentopoli), come dimostrano, in particolare, le vicende del Comune capoluogo.
Tutti i progetti che sono elencati nell'articolo citato presentano , inoltre,controindicazioni pesantissime sul piano ambientale, la loro proposizione ha sviluppato un ampio movimento d'opinione nel senso contrario,alcuni appaiono chiaramente obsoleti, come nel caso della piattaforma Maersk) rispetto alle novità che la crisi finanziaria ed economica internazionale ha introdotto sulla scena, a tutti i livelli.
Ci è già capitato di affermare che il modello trasportistico – turistico è superato, anzi è sempre risultato debole e che è necessario un modello di sviluppo diverso che rilanci la provincia di Savona sotto tre aspetti fondamentali: le infrastrutture, l' ambiente, il rilancio industriale sul terreno dell'innovazione tecnologica.

In più, per quel che riguarda Savona città, il vero e proprio volano potrebbe venire dal rilancio della presenza culturale ad alto livello (Università, Biblioteca) svolto in contemporanea con il recupero dei grandi e pregiati contenitori storici presenti nel centro cittadino, ed oggi abbandonati ed in piena decadenza.
Centro cittadino che si presenta con migliaia di case vuoti e la presenza di ecomostri poco o per nulla abitati in zone strategiche, ormai irrimedibilmente occupate dalla logica del cemento ad ogni costo.
A Savona si voterà, per il rinnovo dell'amministrazione comunale del capoluogo, nel prossimo 2011: servirà un bilancio di questa amministrazione che continua ad essere legata, anche leggendone le intenzioni future ( Stadio, Nuovo Ospedale, ampliamento del polo tecnologico) alla logica meramente speculativa cui avevamo già accennato, di sudditanza ad interessi privati nell'utilizzo del territorio di una Città che al centro, come in periferia è già stato abbondantemente martoriato.
Chiediamo si rifletta, sul serio, circa l'utilizzo dei contenitori storici per quel che riguarda l'avvenire della Città di Savona:senza un progetto riguardante il rilancio culturale, che abbiamo schematicamente riassunto anche perché in passato ci è capitato più volte di esporlo in dettaglio e non vorrei annoiare, la situazione sarà destinata ulteriormente a degradarsi.



La questione delle infrastrutture, poi, sia stradali, sia ferroviarie appare urgentissima: occorre abbandonare la logica, anch'essa del tutto obsoleta, dei porticcioli (fermare la Margonara, quindi..) ed attrezzare, in particolare, il Ponente all'operazione di trasferimento della Piaggio che comporterà non soltanto il problema dell'utilizzo delle aree dismesse in quel di Finale, ma soprattutto sconvolgerà l'assetto socio – economico ed il paesaggio della piana di Albenga.
La questione del raddoppio della ferrovia da Finale ad Andora appare ormai lontana da essere affrontata: eppure si tratta di una priorità assoluta, quasi come quella di un rafforzamento della linea Savona – Genova e, ancor di più, di quella Savona – Torino.
Non siamo ambientalisti d.o.c., neppure individuiamo nell'edilizia il nemico, o nelle crociere un inutile spreco: la realtà è che questioni come quella della Tirreno Power appaiono decisive per la qualità della vita nelle nostre zone nel senso della necessità di sbarrare la strada ad ampliamenti improvvidi; l'edilizia è stata, fin qui, in chiave di deindustrializzazione meramente speculativa senza restituire nulla al territorio (e si continua a pensare di andare avanti, come abbiamo visto...), le crociere hanno soffocato il porto commerciale di Savona e non rappresentano certo un volano di sviluppo; inoltre, sempre per restare in tema di portualità, esiste una questione di spazi per retroporti, nell'immediato o più lontano entroterra, che rischia di diventare l'occasione per un utilizzo di spazio assolutamente devastante per la possibilità di installazione di attività produttive, ad alto livello.
Si dovrebbe aprire, a questo punto, il discorso sulle istituzioni, con la Regione che ci pare lontana dall'aver sciolto il nodo del ruolo dei diversi comparti di sviluppo a livello dell'intera Liguria, la Provincia che appare ben lontana dall'esprimere un ruolo progettuale e da funzionare come riferimento per la traduzione sul territorio di una capacità di iniziativa degli Enti Locali.
Del Comune di Savona abbiamo già detto.
Non resta che pensare ad elaborare un progetto diverso, un progetto che sarà necessario continuare a reclamare.

Savona, li 27 Luglio 2010


Franco Astengo, politogo e storico della sinistra, collabora con la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova. E' autore di numerosissimi saggi apparsi su giornali e riviste

martedì 6 maggio 2008

1 giorno per andare, 1 giorno di vacanza, 1 giorno per il rientro, vacanze da pazzi!!! ma noi che ci stiamo e non possiamo muoverci!!!???

CARCERATI A CASA PROPRIA: io mi muovo praticamente solo con lo scooter, l'auto raccoglie polvere, ma mi chiedo come si muovono i nostri politici, tutti con la forza del pensiero? Valleggia-Albisola in auto può richiedere anche 2 ore, altrettante per il ritorno. Sicuramente sempre "partenze intelligenti" in auto. Ma i nostri politici inarrivabili nelle loro comode poltrone, a mio avviso, dovrebbero proprio essere assisi nei loro scanni per gestire la cosa pubblica che non è solo speculazione edilizia, facile e redditizia, ma dovrebbero specialmente risolvere problemi di strade ed autostrade, vene giugulari della vita quotidiana. Se i Liguri lavorano 8 ore e stanno in coda 4 ore, il costo del lavoro è del 50% in più! + stress + inquinamento + ....

Scooters a Genova padroni del centro città: ed a Savona?


clicca qui per leggere il pensiero savonese!

lunedì 14 aprile 2008

UE fissa limiti alle polveri sottili: riducono in media di 8 mesi l'aspettativa di vita degli europei

BRUXELLES (Reuters) - L'Unione Europea ha approvato oggi un piano per il miglioramento della qualità dell'aria nel vecchio continente, fissando per la prima volta dei limiti sulle emissioni di poveri sottili, responsabili di ridurre in media di otto mesi l'aspettativa di vita dei cittadini europei.
"L'Unione Europea ha compiuto oggi un passo decisivo nella lotta alla causa principale di problemi ambientali e di salute", ha detto il commissario europeo per l'Ambiente Stavros Dimas.
"I cittadini europei sono preoccupati riguardo l'inquinamento dell'aria. La nuova direttiva sulla qualità dell'aria stabilisce standard ambiziosi ma realistici per l'inquinamento da polveri sottili nell'Unione Europea", ha affermato in un comunicato.
L'inquinamento dell'aria può influire negativamente su patologie come asma e bronchite, ed è ritenuto responsabile di più di 370.000 morti premature all'anno nell'Unione Europea.
La normativa approvata dai 27 paesi membri dell'Unione Europea impone una riduzione del 20% nella concentrazione di polveri sottili nelle aree urbane entro il 2020 rispetto ai livelli del 2010, ed estende i tempi per i paesi membri per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per altri tipi di particelle inquinanti. Venticinque stati dell'Unione non hanno ancora raggiunto tali obiettivi, si legge nella nota.
Le misure sono state proposte per la prima volta nel 2005 nel tentativo di portare l'Europa agli standard statunitensi di emissione di polveri sottili.

mercoledì 9 aprile 2008

Guardate questo video ... molto interessante dal punto di vista della "credibilità" dell'informazione che ci giunge

clicca qui per vedere il video--->QuiMateraLibera INCENERITORI:disinformazione e intimidazioni su YouTube!
ho visto questo video che vi propongo come meditazione sull'arroganza politica e tecnica. Se il video narra correttamente l'accaduto, sembra una storia già ... vista! Non mi prendo nessuna responsabilità sul contenuto, ma mi pare che sarebbe bene approfondire l'argomento!

giovedì 3 aprile 2008

Nuove Tecnologie per l'energia senza petrolio: possibili, anzi già in uso!



Stando sempre attenti alle giuste interpretazioni di quanto già disponiamo come tecnologie, ovvero di principi scientifici giunti alle fase di pratico utilizzo, possiamo fare molto, senza inventare nulla di nuovo. E' una buona pratica ingegneristica mettere assieme "componenti", "pezzi" già inventati, prodotti, che assicurano una buona riuscita del prodotto finale. In questi articoli vediamo come sia già in uso da parte di qualcuno, vivere senza grandi dipendenze energetiche: basta usare bene ...

mercoledì 6 febbraio 2008

a Savona manca un "politico" vero


Questo editoriale mette in triste evidenza la grave mancanza che Savona ha di un piano regolatore serio. Un piano che non sia, come sta andando avanti da tempo, fatto a misura della speculazione edilizia: un piano inesistente, che tiene solo conto delle istanze presentate via via dall'uno o dall'altro. Savona non ha grandi attrattive per nuovi flussi turistici: al massimo vengono quelli che sono abituati a venirci da anni. Per trattenere quelli ed invogliarne altri bisogna fare qualcosa. Carcassonne. Francia. Confine con la Spagna. Una città medioevale semi distrutta. Rimessa a nuova rispettando lo stile originale, aggiunta di una arena per spettacoli. Tanti negozi, ristoranti, un certo numero di attrazioni di rilievo. Ecco, la città rivive. Savona. Abbiamo il Priamar: ristrutturato, ma opera "poco viva". Lo stadio fa pena, la piscina anche. Non sarebbe il caso di pensare di mettere al governo della città una qualcuno che le voglia bene, che la voglia far diventare più bella, attraente, sia per chi vive, che per chi potrebbe ritenere interessante visitarla? Ci vuole un Renzo Piano, non un Bofill.

martedì 5 febbraio 2008

Quì c'è bisogno non di scienziati, ma di tecnologi: non c'è da inventare niente, basta applicare tecnologie esistenti.

Tempo fa pubblicai un blog in cui si faceva riferimento alla provincia di Verona, e come ogni paese della provincia potesse vedere in rete valori e grafici di tutti gli inquinanti paese per paese. Qui nulla. Il bisogno c'è? Di informazione sicuro, ma non solo di informazione. I dati sull'inquinamento del comprensorio savonese anche se malamente disponibili e frammentari, danno comunque vista la loro entità, un quadro chiaro: abbiamo un inquinamento di molto superiore alla media regionale, e molto alto anche rispetto alla media italiana. I valori sono ALTI inequivocabilmente. Bisogna rientrare in valori decisamente più bassi. Quì si muore! Non a frotte, ma comunque più della media, più di quanto se il nostro livello di inquinamento fosse nella norma. Ed allora sembra uno schiaffo alla nostra salute, alla nostra entità di cittadini onesti, veder spendere soldi in scienziati, ma quali scienziati? Quì basta molto meno: non scienza, ma tecnologia. Controllo, diminuzione della produzione di inquinanti!!!!!

in Liguria 113 tunnel su 378 non rispettano gli standard di sicurezza

La Commisione Europea chiede entro il 30-04-2009 l'adeguamento e la sistemazione funzionale dei tunnel italiani:
ventilazione, illuminazione, stazioni di emergenza in galleria, piazzole di sosta prima e dopo i tunnel, impianti di videosorveglianza per tener costantemente d'occhio la situazione di auto in panne e di collisioni, vie di fuga ben indicate, sistemi funzionanti ed efficaci per chiedere aiuto.
Per ogni galleria dovrà essere redatta una carta di identità con tutte le sue caratteristiche ai fini della funzionalità e della sicurezza, sia per l'utilizzzo corrente, ma specialmente in caso di incidente specie se scoppiano incendi.


mercoledì 19 dicembre 2007

che cosa rispondono i politici?

alla richiesta del Comitato Casello Albamare di audizione, inoltrata a tutte le amministrazioni - vedasi blog precedente - ci sono state al momento attuale le seguenti risposte:

ALBISOLA SUPERIORE: audizione 8 nov
CELLE, audizione 22 ott
REGIONE, il Presidente Burlando ha avviato indagine
PROVINCIA, audizione 18 dic commissione IV, traffico
SAVONA, audizione 25 ott commissione III, su richiesta di alcuni membri

siamo quindi ancora in attesa di audizione:
SAVONA,
ALBISSOLA MARINA,
VARAZZE,
STELLA,
SASSELLO,
MIOGLIA,
PONTINVREA,
CAMERA DI COMMERCIO DI SAVONA,
COMUNITA' MONTANA GIOVO

mercoledì 3 ottobre 2007

.... è il momento di far sentire la voce di 5.000 firme alle istituzioni!!!!!!

Il Comitato Casello Albamare ha raccolto 5.000 firme: tante in poco tempo. Dopo il periodo di settembre, periodo che ha visto i membri del comitato in ferie od impegnati diversamente, eccoci di nuovo uniti a proseguire il nostro obiettivo: 5000 firme contano, 5000 firme devono chiedere di essere ascolatate, 5000 firme devono essere ascoltate. ABBIAMO SCRITTO A: REGIONE, PROVINCIA, CAMERA DI COMMERCIO, COMUNI DI SAVONA, ALBISSOLA MARINA, ALBISOLA SUPERIORE, CELLE, VARAZZE, STELLA, SASSELLO, MIOGLIA PONTINVREA, CAMERA DI COMMERCIO DI SAVONA, COMUNITA' MONTANA GIOVO.
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L A R A C C O L T A F I R M E P R O S E G U E: CHI NON HA ANCORA FIRMATO LO FACCIA!