ingegnere meccanico nucleare, specialista in informatica, e in "human-factors" ovvero progettare "per l'uomo", progettare per lasciare massima libertà all'utilizzatore ma evitando che i "prodotti" siano inutilmente complessi (programmi per computer), pericolosi e rischiosi (attrezzi, incroci stradali, marciapiedi), o che creino condizioni di disabilità con "barriere architettoniche" evitabili
mercoledì 6 febbraio 2008
a Savona manca un "politico" vero
Questo editoriale mette in triste evidenza la grave mancanza che Savona ha di un piano regolatore serio. Un piano che non sia, come sta andando avanti da tempo, fatto a misura della speculazione edilizia: un piano inesistente, che tiene solo conto delle istanze presentate via via dall'uno o dall'altro. Savona non ha grandi attrattive per nuovi flussi turistici: al massimo vengono quelli che sono abituati a venirci da anni. Per trattenere quelli ed invogliarne altri bisogna fare qualcosa. Carcassonne. Francia. Confine con la Spagna. Una città medioevale semi distrutta. Rimessa a nuova rispettando lo stile originale, aggiunta di una arena per spettacoli. Tanti negozi, ristoranti, un certo numero di attrazioni di rilievo. Ecco, la città rivive. Savona. Abbiamo il Priamar: ristrutturato, ma opera "poco viva". Lo stadio fa pena, la piscina anche. Non sarebbe il caso di pensare di mettere al governo della città una qualcuno che le voglia bene, che la voglia far diventare più bella, attraente, sia per chi vive, che per chi potrebbe ritenere interessante visitarla? Ci vuole un Renzo Piano, non un Bofill.
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