mercoledì 6 febbraio 2008

a Savona manca un "politico" vero


Questo editoriale mette in triste evidenza la grave mancanza che Savona ha di un piano regolatore serio. Un piano che non sia, come sta andando avanti da tempo, fatto a misura della speculazione edilizia: un piano inesistente, che tiene solo conto delle istanze presentate via via dall'uno o dall'altro. Savona non ha grandi attrattive per nuovi flussi turistici: al massimo vengono quelli che sono abituati a venirci da anni. Per trattenere quelli ed invogliarne altri bisogna fare qualcosa. Carcassonne. Francia. Confine con la Spagna. Una città medioevale semi distrutta. Rimessa a nuova rispettando lo stile originale, aggiunta di una arena per spettacoli. Tanti negozi, ristoranti, un certo numero di attrazioni di rilievo. Ecco, la città rivive. Savona. Abbiamo il Priamar: ristrutturato, ma opera "poco viva". Lo stadio fa pena, la piscina anche. Non sarebbe il caso di pensare di mettere al governo della città una qualcuno che le voglia bene, che la voglia far diventare più bella, attraente, sia per chi vive, che per chi potrebbe ritenere interessante visitarla? Ci vuole un Renzo Piano, non un Bofill.

martedì 5 febbraio 2008

Quì c'è bisogno non di scienziati, ma di tecnologi: non c'è da inventare niente, basta applicare tecnologie esistenti.

Tempo fa pubblicai un blog in cui si faceva riferimento alla provincia di Verona, e come ogni paese della provincia potesse vedere in rete valori e grafici di tutti gli inquinanti paese per paese. Qui nulla. Il bisogno c'è? Di informazione sicuro, ma non solo di informazione. I dati sull'inquinamento del comprensorio savonese anche se malamente disponibili e frammentari, danno comunque vista la loro entità, un quadro chiaro: abbiamo un inquinamento di molto superiore alla media regionale, e molto alto anche rispetto alla media italiana. I valori sono ALTI inequivocabilmente. Bisogna rientrare in valori decisamente più bassi. Quì si muore! Non a frotte, ma comunque più della media, più di quanto se il nostro livello di inquinamento fosse nella norma. Ed allora sembra uno schiaffo alla nostra salute, alla nostra entità di cittadini onesti, veder spendere soldi in scienziati, ma quali scienziati? Quì basta molto meno: non scienza, ma tecnologia. Controllo, diminuzione della produzione di inquinanti!!!!!

Privacy: con le etichette RFID, passando davanti ad uno scanner .... ti fanno la lista di tutto quanto hai addosso!

ogni etichetta RFID è un microcomputer che può contenere molte informazioni sul prodotto (ad esempio 6000 caratteri) ed ha incorporata una radio ed una antenna: passando all'interno di un campo magnetico generato da uno scanner (tipo quelli installati ai cancelletti di uscita dei supermercati, che avvisano se non si è pagato il prodotto) l'antenna genera una corrente che attiva la propria radio ed il proprio computer permettendo quindi alla etichetta RFID di comunicare tutte le sue informazioni allo scanner che l'ha attivata. Semplice no? Uno passa davanti allo scanner e quello fa la lista di tutto quello che abbiamo con noi, che è etichettato RFID!!!! MA LA PRIVACY CHE COSA E??

in Liguria 113 tunnel su 378 non rispettano gli standard di sicurezza

La Commisione Europea chiede entro il 30-04-2009 l'adeguamento e la sistemazione funzionale dei tunnel italiani:
ventilazione, illuminazione, stazioni di emergenza in galleria, piazzole di sosta prima e dopo i tunnel, impianti di videosorveglianza per tener costantemente d'occhio la situazione di auto in panne e di collisioni, vie di fuga ben indicate, sistemi funzionanti ed efficaci per chiedere aiuto.
Per ogni galleria dovrà essere redatta una carta di identità con tutte le sue caratteristiche ai fini della funzionalità e della sicurezza, sia per l'utilizzzo corrente, ma specialmente in caso di incidente specie se scoppiano incendi.